“La Quarta sceglie come oggetto del suo studio un tema spinoso, spesso negletto; certo non dei quei temi ammantati (apparentemente) di fascino concettuale, di charme giuridico e/o di respiro criminologico: le spese di giustizia, in particolare la procedura di conversione delle pene pecuniarie non pagate. Eppure è capace di farlo con una grande attenzione a quello che da tempo definisco umanesimo giudiziario, immergendosi in profonde riflessioni sociologiche sul concetto di pena e non dimenticando mai che la sanzione criminale è il decisivo punto di arrivo, la definitiva meta verso la quale tutto quel viaggio chiamato processo penale tende e si orienta. Un viaggio e una meta costantemente illuminati dal faro, sempre rinnovellato e riaggiornato, della giustizia riparativa”.

La cultura jurídica italiana representa uno de los modelos más importantes en el civil law. No solo por la impronta de sus códigos (in primis, el código civil de 1942, que acaba de cumplir ochenta años de existencia), sino especialmente por el valor de su doctrina, el formante doctrinal, para utilizar el lenguaje enseñado por el Prof. Rodolfo Sacco, padre del derecho comparado, que hace pocas semanas nos ha dejado físicamente.