La poesia erotica latina era un tempo esclusa dalle letture scolastiche e non sono mancate, nei secoli scorsi, edizioni espurgate, cioè censurate. Un esempio è fornito dall'edizione curata dall'abate Raffaele Pastore: intitolata Catullo Tibullo e Properzio di espurgata lezione ad uso della gioventù studiosa, essa ebbe larga diffusione e numerose edizioni e ristampe fra il XVIII e il XIX secolo. Nella prefazione il curatore precisa di aver non solo omesso «gl'interi componimenti, che trattassero materie sconce, ma anche quei brani che in un carme, casto in tutto il restante, avessero una qualche allusione lubrica o pericolosa».
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