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Mafia, potere politico e narrazioni pubbliche. La lo
Nel 1954 la morte del capomafia di Villalba, Calogero Vizzini, è onorata dal procuratore della Repubblica Giuseppe Guido Lo Schiavo con un commento divenuto celebre: «Si è detto che la mafia disprezza polizia e magistratura; è un'inesattezza. La mafia rispetta la magistratura e la giustizia. Nella persecuzione ai banditi e ai fuorilegge la mafia ha affiancato le forze dell'ordine. Possa l'opera del successore di don Calogero Vizzini essere indirizzata sulla via del rispetto della legge». Si tratta solo di uno dei possibili esempi di una mentalità diffusa presso vasti segmenti politici, culturali e amministrativi nell'approccio alla questione mafiosa nel lungo dopoguerra.