La crisi di questa epoca, non è solamente economica, è una crisi culturale; è un tempo oscurato dalla mancanza di fede, in cui si incontra l'uomo sofferente, che sente mancarsi la terra sotto i piedi ed in tutto avverte una terribile instabilità. Davanti a questo dramma, la poetessa si trasforma in una messaggera di fede, che entra nel silenzio della notte e chiede ascolto all'Altissimo e si intrattiene lungamente con Lui, che sta solo ed attento ad ascoltarla e nessuno interrompe il colloquio ma appena si ode il discreto crepitio della candela accesa. Le sue poesie hanno qualcosa in comune con lo spirito di questo Papa Francesco, che ha fatto un richiamo a scoprire la povertà come virtù, il povero come fratello, l'austerità come norma di vita, la bontà come vestito delle nostre azioni e la semplicità come un atteggiamento dei credenti.