

Humanity 2.0 è pieno zeppo di fotografie, e sono senza, didascalie, e per ogni pagina viene voglia di scrivere qualcosa, da ogni scatto, da ogni sorriso da ogni amico mio. Non è solo un percorso autobiografico senza parole. Non solo sguardi e sorrisi ma un grido che si rivolge a un mondo per entrarci dentro. Per essere coinvolti. Per essere non spettatori ma complici di ogni personaggio che non vuole essere svelato e si mostra con il suo volto sorridente per essere dopo essere stato fotografato interpretato. Non vuole coinvolgere ne interpretare e neppure svelare, ma bensì metterle in comunicazione tra loro come succede per un album di famiglia . Drammi e gioie attraverso il proprio sorriso, che vorrebbe scuotere l'anima. E a questo che punto. La mia passione sono i sogni, le tensioni e le paure e tanta voglia di comunicare con sincera confusione.