Per iniziare il lungo percorso che ci porterà alla scoperta di questo campo di studi è bene chiarire cosa Informatica umanistica non sia. Non si tratta di un ossimoro come per esempio “ghiaccio bollente”, “lucida follia”, “silenzio assordante”; non si tratta nemmeno di un corso di ECDL per studenti di Lettere e filosofia, che anzi proprio sul terreno di questi studi devono poter rivendicare la loro competenza nel campo dell’informatica, finora solo teoricamente riservato agli specialisti del settore, come gli ingegneri o gli informatici puri. Definiamo quindi “Informatica umanistica” non solo l’applicazione delle metodologie informatiche alla ricerca in campo umanistico ma soprattutto un progetto culturale di rilancio del sapere umanistico stesso, che ne faccia qualcosa di più di un semplice strumento. Non siamo in presenza di un ossimoro, dell’accostamento cioè di due termini fortemente antitetici, perché la vera natura dell’Informatica è proprio umanistica. Il primo passo da compiere verso la strada della revanche della dignità di letterati anche in campo informatico, inizia dal riscoprire e consapevolizzare che gli umanisti non sono estranei all’informatica, sono anzi alla base della nascita stessa di quest’ultima.

Daniele Silvi insegna “Fondamenti di Informatica per umanisti” e “Teoria della Letteratura” presso l’università di Roma ‘Tor Vergata’. Dirige il “Laboratorio di digitalizzazione del libro antico” presso la Biblioteca di area letteraria-storico-filosofica del medesimo Ateneo e partecipa all’attività di informatizzazione di diverse istituzioni museali e culturali. Collabora con l’Università ‘Ca’ Foscari’ di Venezia per la docenza nel Master in Digital Humanities dal 2015. Tra le recenti pubblicazioni ricordiamo: Saggi di Giornalismo transmediale, UniversItalia: 2016; Letteratura transmediale. Teoria e pratica della cultura digitale, Bordeaux edizioni: 2018; I Canti di Giacomo Leopardi nella cultura letteraria spagnola (1855-1920). Traduzioni e ricezione, Milella editore: 2018.

Fabio Ciotti  insegna “Teoria e critica computazionale della letteratura” all’Università di Roma ‘Tor Vergata’. La sua attività scientifica si concentra sui temi delle Digital Humanities e degli studi letterari computazionali. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca nazionali ed europei e ha organizzato conferenze nazionali ed internazionali (tra le altre è stato Program Committee Chair della conferenza DH2019). Attualmente è Chair dell’Executive Committee dell’EADH (European Association of Digital Humanities), ed è stato fondatore e presidente della Associazione per l’Informatica Umanistica e la Cultura Digitale (AIUCD) di cui dirige la rivista Umanistica Digitale.