«La diversità di prospettiva del giuridico contemporaneo rispetto a quello antico evidenzia come alcuni degli istituti di diritto pubblico romano che potremmo attrarre nell’alveo del problema moderno dell’Ausnahmezustand sono indicativi di una struttura che pur consapevole dello stato di eccezione o di emergenza venutosi a determinare in un certo momento storico, valorizzano il continuum giuridico e non la sospensione del diritto»   

(R. Cardilli)

«L’emergenza sanitaria può essere aggravata da provvedimenti restrittivi di politica commerciale con conseguenti maggiori costi di approvvigio-namento per paesi dipendenti da forniture di prodotti colpiti da dazi  senza contare i problemi connessi con i diversi nazionalismi in grado di compromettere non solo l’accessibilità a strumenti essenziali per l’emergenza ma di coinvolgere anche l’intero sistema produttivo di un paese a seguito di lockdown ritenuto necessario»

(M. Ciaccia)

«L’aspetto percepito da tutti come di maggiore impatto, tra le misure adottate, riguarda le limitazioni imposte all’ordinario andamento della vita sociale [...] L’ordinamento giuridico non si sottrae a questo sconvolgimento, che costituisce un drammatico stress test dal vivo del sistema normativo, dell’attività delle pubbliche amministrazioni, dei diritti individuali e collettivi, in una situazione di grave, diffusa e prolungata emergenza mai vissuta in precedenza in tempi di pace»

(C. Mirabelli)