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La Dr.ssa Natalia Moraru descrive, nel suo scritto, la genesi, l’evoluzione, gli strumenti e gli obiettivi della mediazione linguistico culturale, con dovizia di riferimenti bibliografici e normativi, supportati dalla sua esperienza pluriennale nel settore.
Nell’ambito del sistema penitenziario, la presenza dei mediatori è stata introdotta con l’articolo 35 del Nuovo Regolamento di Esecuzione (DPR 230/2000) in base a cui, “nell’esecuzione delle misure privative della libertà nei confronti dei cittadini stranieri si deve tenere conto delle difficoltà linguistiche e delle differenze culturali, e devono essere favoriti i contatti con le autorità consolari dei paesi di provenienza.